Della chiesa della Madonna della Croce, chiamata anche Beata Vergine dell’Assunta, si hanno già notizie sul finire del secolo XV.
La facciata, in chiaro stile bramantesco, venne realizzata verso la metà del secolo scorso su disegno di Giacomo Buzzi Leone. Le parti di maggior rilievo sono: portali, finestre, elementi architettonici in pietra di Viggiù; ai lati della facciata, medaglioni in terracotta dello scultore Luigi Buzzi Leone raffiguranti: a sinistra Mosè, a destra Davide. All’interno si riscontrano diversi stili dal barocco dell’altare al neoclassico di alcune statue sino ai rilievi in stile moderno. Appoggiato alla parete di sinistra si noti l’altare di Sant’Apollonia con statua in gesso, di stile neoclassico, di Stefano Butti. L’altare principale venne eseguito in stile barocco su disegno dell’architetto Gabriele Longhi e dallo stesso donato alla chiesa. |
L’affresco al centro dell’altare, pur avendo subito dei ritocchi nel corso del tempo, attrae il visitatore per la sua composizione e la vivacità dei colori.
Dipinto da un ignoto artista verso la fine del XV secolo, viene attribuito alla scuola del Bergognone. Rappresenta la Vergine col Bambino seduta sopra un ricco seggiolone di stile gotico.
Ai fianchi dell’altare, sulla parete, fra decorazioni a stucco lustro, si trovano i dipinti dei Santi Lorenzo e Stefano, risalenti ai primi dell’800.
Nella volta dell’altare si trova l’affresco raffigurante la SS. Trinità, mentre, in quella dell’aula, l’Assunzione di Maria in Cielo con agli angoli i quattro evangelisti opera della maturità dello scultore viggiutese Stefano Butti.
Prima di uscire dalla chiesa è da osservarsi la bella e comoda loggia, che il defunto conte Renato Borromeo aveva fatto costruire per assistere alle funzioni religiose, collocandovi nel centro del parapetto, l’antico motto di famiglia in latino “HUMILITAS”.
Il modesto campanile, corredato di tre campane, fu eretto nel 1859 in sostituzione del precedente a vela.